A MILANO SERVE UN GRANDE PARCO FORLANINI



Dopo due anni di studi, di proposte e di lotte nel maggio 2014 si è formalmente costituita l'Associazione di promozione sociale

"Grande Parco Forlanini"

aperta a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo, la salvaguardia, la riqualificazione, la tutela e la fruizione sociale del sistema del verde e degli spazi aperti dell'Est milanese.

 

L'Associazione è nata dalla volontà  di contribuire alla realizzazione di un grande parco territoriale, da piazza Risorgimento all'Idroscalo. Un parco che contenga la città  storica, le attività  agricole periurbane che ancora persistono, le attrezzature sportive, la centrale del teleriscaldamento, il fiume Lambro, l'attuale parco Forlanini, il quartiere di Novegro e l'Idroscalo.

Un grande parco raggiungibile anche con una ciclabile dal Duomo, attraverso i suoi viali ottocenteschi, e che si forma utilizzando tutte le risorse che già  attualmente coesistono nelle sue aree, collegate da strade carraie e percorsi esistenti. Un parco che si costruisce con la partecipazione di tutti i cittadini.


Per questo vi invitiamo a partecipare alle nostre iniziative scrivendo a associazione@grandeparcoforlanini.org e consultando la nostra pagina Facebook "grandeforlanini"

Cos'è il Grande Parco Forlanini?

Il Grande Parco Forlanini è un parco metropolitano di oltre 250 ettari che si estende dal centro di Milano fino all'Idroscalo, e interessando, oltre Milano, i comuni di Segrate, Peschiera Borromeo e aree della Provincia, oggi Città  Metropolitana. Il parco è stato immaginato per la prima volta negli anni 50, come grande area dedicata allo sport e al verde, con l'obiettivo di creare un grande polmone per la città  e valorizzare l'Idroscalo come grande bacino degli sport acquatici. In quegli anni non esistevano ancora la tangenziale, il centro sportivo Saini, il centro fieristico e molte strutture che nel frattempo si sono sommate senza un disegno organico, togliendo spazio all'idea iniziale di una grande parco pubblico a Est del centro città , con al centro il fiume Lambro.

Nel 1970 è stato inaugurato l'attuale Parco Forlanini, un'area verde di fruizione pubblica tra il fiume Lambro e il confine milanese, mentre nelle restanti parti del grande sistema territoriale sono stati insediati centri sportivi e attrezzature di interesse pubblico, mentre l'attività  agricola conserva aree residuali e formano oggi una delle parti storicamente più importanti dell'est milanese e del Parco Agricolo Sud Milano. All'inizio del 2000 un concorso internazionale ha premiato un progetto di estensione del parco per l'ambito del Comune di Milano. Il progetto non è stato realizzato anche per i costi.

In questi anni si è formata una rinnovata attenzione per questa grande risorsa male utilizzata, da parte dei cittadini attivi, delle istituzioni e delle università, formando la tesi del Grande Parco Forlanini: un parco a basso costo di realizzazione e gestione, multifunzionale in cui agricoltura, fruizione, storia, natura ed ecologia e sport convivono.

Il progetto del parco parco e' organizzato intorno a due percorsi fondamentali affiancati da siepi e filari: un percorso da Viale Argonne all'Idroscalo e un percorso lungo la Valle del fiume Lambro, al centro del Parco, che collega Monza e Melegnano attraversando Milano .


Di chi è il Grande Parco Forlanini?

Il Grande Parco Forlanini, fatta eccezione per poche aree residue, è interamente di proprietà pubblica comunale o di enti di interesse pubblico e finalità non lucrative. Si tratta di una condizione straordinaria in cui un patrimonio unico di monumenti storici, spazi agricoli, impianti sportivi, spazi naturali formano, nel loro insieme, un bene di interesse rilevantissimo per l'intera cittadinanza metropolitana. Molte aree sono in concessione temporanea per diversi usi (agricolo, sportivo) purché non lesivi dell'interesse comune

Come e quando si costruisce il Grande Parco Forlanini?

Il Grande Forlanini deve essere ancora costruito anche se molte parti esistono già . Oggi è un parco molto frammentato, è impossibile passare da un'area ad un'altra, manca un ponte sul Lambro che colleghi le due parti del parco e la possibilità  di passare sotto al viadotto della tangenziale Est. Eppure si tratta di un insieme di aree nascoste di sorprendente bellezza, in gran parte sconosciute e sotto attacco da parte di usi e funzioni incongrue ed erosive (cantieri, nuovi edifici e infrastrutture). Oggi il parco è presidiato solo dagli agricoltori e da poche associazioni come CasciNet che ha in gestione Cascina Sant'Ambrogio.

Ogni cittadino può contribuire alla costruzione del Grande Parco Forlanini. Camminare nel parco nel rispetto delle attività  che vi si svolgono, mantenerlo pulirlo e conoscerlo, sono il miglior modo per conservarlo e promuoverne lo sviluppo, aiutandone la costruzione. A questo scopo, oltre che per difendere il parco e le sue attività agricole è nata l'associazione Grande Parco Forlanini. Grazie all'azione dell'Associazione nel corso del 2015 l'Amministrazione Comunale di Milano ha concordato e avviato la realizzazione di alcuni interventi prioritari: l'accesso diretto dalla stazione ferroviaria Forlanini che colleghi via Cavriana e Gatto con via Mezzofanti, una rete di percorsi e accessi aperti ai cittadini nel rispetto delle attività presenti, un ponte sul Lambro, un percorso fino all'Idroscalo da concordare con il comune di Segrate.

Un parco oltre i confini

Il Grande Forlanini è il grande parco Est di Milano che oggi manca. Accessibile, in pochi minuti, a piedi e in bicicletta. Se il Parco Nord ha trasformato intere parti di diverse città  in una grande centralità  metropolitana, a Ovest il parco di Trenno e il Bosco in città , insieme al Parco delle Cave hanno creato uno straordinario sistema di aree fruibili e agricole, a Est manca un vero grande parco unitario. Ma in realtà il parco esiste nelle sue parti, composto da molte attività  sportive e ricreative, attrezzature pubbliche e aree agricole, ma deve essere riconnesso, ricomposto, unito a formare un sistema. Per questo l'assoluta priorità è quella di realizzare una rete di percorsi e di salvare le aree da ogni tipo di nuova edificazione.