Quando l'anno scorso il progetto del Grande Parco Forlanini aveva avuto un'accelerazione improvvisa,
noi dell'Associazione Grande Parco Forlanini avevamo gioito e ci
eravamo fatti i complimenti per la nostra perseveranza nel portare
avanti il progetto verso l'Amministrazione, seguendo ed animando il
tavolo interdirezionale. Alcuni maligni avevano ipotizzato che si
trattava di una mossa elettorale, ma avevamo sempre rigettato questa
ipotesi, anche perchè l'Assessora Bisconti ci aveva messo veramente
l'anima per il progetto. C'era poi l'impegno diretto dell'allora
candidato sindaco Beppe Sala che aveva inserito il Grande Parco
Forlanini tra i progetti che avrebbe realizzato. Passati vari mesi
dopo le elezioni, il progetto era ancora fermo, ne eravamo mai entrati
in contatto con i nuovi Assessori e tecnici. Ad ottobre decidemmo così
di inviare una lettera al Sindaco e agli Assessori coinvolti al fine di riaprire il dialogo e dare seguito al lavoro fin li svolto. Ad
oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta. Continuiamo, per altre
questioni, ad incontrare Maran, Granelli e Rabaiotti sollecitando la
riapertura del dialogo, ottenendo sempre promesse, e senza mai essere
soddisfatti. Intanto noi il lavoro lo proseguiamo, continuiamo nella
progettazione del Grande Parco cercando soluzioni ai nuovi problemi,
quali, ad esempio, la realizzazione, da parte di Westfield, di un
parcheggio di 5000 auto nell'area della ex.Nardi di supporto al nuovo
Centro Commerciale a Segrate, precludendo quindi il passaggio verso
l'Idroscalo. La nascita del progetto che partecipa al bando Aviva è stata voluta, ad esempio, per trovare le risorse, attraverso un
processo di inclusione, per la tutela della nuova area del Parco, che
manca di un presidio. Ma tutto ciò è inutile se non avverrà la
ripresa del progetto. In particolare un punto decisivo per il
collegamento della nuova area a quella del parco storico è la
costruzione della passerella sul Lambro già deliberata ma che sembra non sia stata finanziata, nonostante entri nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Noi proseguiremo come dei martelli a bussare alle porte, per riaprire questo dialogo, sperando che alla fine qualcuno ci apra.
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