E' stata l'occasione in cui gli studenti del
Laboratorio di Urban Design della Scuola AUIC del Politecnico di
Milano, coordinati dalla prof.ssa Grazia Concilio, hanno potuto
veder coronato il loro lavoro che, così come avviene ormai da tre
anni, verteva sul tema del Grande Parco Forlanini.
Al di là però dei progetti presentati, è
stata anche l'occasione per fare il punto della situazione sulla
costruzione del Parco. Presenti, istituzioni e tecnici, l'Assessore
del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, la sindaca di Peschiera
Borromeo, Caterina Molinari, l'Assessore al Territorio del Comune di
Segrate, Roberto De Lotto, Daniela Masotti di ERSAF Lombardia, Paola
Viganò, Direttore Area Verde del Comune di Milano e, soprattutto,
Riccardo Gini, Direttore del Parco Nord.
Facciamo un riepilogo di quanto abbiamo già
raccontato su queste pagine.
Il Grande Parco Forlanini è un
progetto che nasce nel 1953 e vede una sua prima realizzazione nel
1970 con l'attuale Parco Forlanini. Nel 2000 viene indetto un
concorso internazionale per la realizzazione di un progetto,
risultato poi troppo oneroso per le risorse del Comune e quindi
abbandonato.
Nel 2012 nasce un Comitato spontaneo in opposizione
all'ennesimo tentativo da parte del campo Golf che stava nascendo, di
incorporare parti di possibile espansione del Parco. Il Comitato si
trasforma nel 2014 nell'Associazione Grande Parco Forlanini. Scopo di
questa Associazione è riprendere il disegno per la realizzazione di
un grande sistema di verde che, nell'asse est-ovest, veda continuità
tra il centro di Milano e l'Idroscalo che raccorda i comuni di
Segrate e Peschiera Borromeo e svolga il ruolo di nodo con il
corridoio ecologico del fiume Lambro. Un Parco moderno che,
mantenendo una propria identità specifica e realizzato in economia
valorizzando quello che già c’è, dia spazio anche ad attività
inserite nel territorio.
Nel 2015 Chiara Bisconti, al tempo Assessora
allo Sport e Verde Pubblico, realizza la prima
riqualificazione del Parco, restaurando i tracciati storici delle
strade interpoderali nell'area agricola tra via Cavriana e la
tangenziale Est.
Dopo il cambio di Amministrazione, ci sono
voluti 2 anni per arrivare però ad una grande novità: la firma del
Protocollo di intesa tra i Comuni di Milano, Peschiera Borromeo e
Segrate, nonché il Parco Agricolo Sud Milano, Parco Nord . Oggetto
di questo Protocollo è la realizzazione del Grande Forlanini e che
questo possa svolgere un ruolo di cerniera tra i diversi parchi di
cintura dell'area metropolitana .
Parco Nord Milano sarà l’attore che
predisporrà le condizioni per il progetto e gli aspetti tecnici
della realizzazione. Per questo occorre evidenziare l'intervento al
Convegno del suo Direttore, Riccardo Gini, che, sottolineando
l'importanza del progetto per la Città di Milano, ha comunicato i
tempi dello studio e quelli, più lunghi, per la realizzazione dello
stesso.
“Brick by Brick” però diventerà un
mantra dei prossimi anni, perché mattone su mattone incomincerà
presto la costruzione del parco, con la certezza di un'idea
progettuale capace di coordinare le parti di parco e gli interventi
necessari che oggi sono apparentemente scollegati.

Quello che è emerso dei prossimi passaggi
è che si dà priorità alla creazione di un percorso ciclo-pedonale
che unisca, per ora, la nuova parte del Parco Forlanini, quindi via
Cavriana, con l'Idroscalo. Per ottenere ciò dovranno essere risolti
i seguenti punti:
- accordo con la Milano-Serravalle per il
passaggio di gestione dell'area sotto la tangenziale (ancora tutta
da progettare, ed è stato uno dei temi toccati dai ragazzi del
Laboratorio)
- passerella sul Lambro: inserita nel
Piano triennale delle Opere, dovrebbe avere il 2022 come presumibile
anno di costruzione
- passaggio nell’area di Cascina
Salesina: c’è già ora un sistema viario presente in varie mappe
ed attualmente interrotto dalle recinzioni ad ovest tra l'attuale
Parco Forlanini e la cascina Salesina.
- passaggio Novegro: si tratta di
ripristinare il sistema viario e riqualificare il passaggio nella
frazione di Novegro. Per la riqualificazione, così come per il
punto successivo, c'è già un progetto. Il finanziamento deriva
dallo scorporo degli oneri per la realizzazione del grande centro
commerciale Westfield. Interessanti spunti per questo aspetto sono
venuti dal lavoro degli studenti.
- passerella di comunicazione tra Novegro
e l'area dell'Idroscalo anch’essa da realizzare sempre con gli
oneri Westfield
Tutti questi potrebbero essere realizzati
entro il 2022.
Successivamente i punti cardine da
affrontare saranno:
- il ripristino dell'asse
Concordia-Indipendenza-Argonne dopo il rilascio dei cantieri M4:
recentemente il Comune, confermato da Maran, ha deciso che l'asse M4
sarà, nella parte sovrastante, un sistema di passaggi ciclabili che
unisca senza soluzione di continuità i parchi dell'area Est di
Milano (Parco Forlanini) ai parchi delle zone Ovest passando per il
parco Solari, integrato con aree verdi. Questo punto richiede molta
attenzione, ad oggi non c’è ancora un progetto organico di
ripristino, in particolare
preoccupa la scarsa profondità del terreno e le numerose
interferenze nelle aeree sopra ai manufatti M4 (prese d'aria,
accessi tecnici, etc.).
- la restituzione del Pratone (via Mezzofanti): attualmente occupato dal cantiere M4 nel quadro di un
sistema di spazi pubblici e verdi che raccordino il nodo di
interscambio delle ferrovie e metropolitana
- i passaggi sotto la ferrovia: ci sono
due tunnel (uno dal Pratone ed uno dalla stazione Forlanini) che
permettono l'attraversamento della zona, oggetto di definizione di
un accordo tra Comune e FF.SS.
sistemazione dell'area della stazione
Forlanini: è necessario un progetto di insieme che includa la
stazione Forlanini per minimizzarne l'attuale degrado ed aumentare
la sicurezza dell'area in previsione anche dell'apertura della
fermata M4- animazione delle aree di comunicazione
realizzate: non si può pensare a sole soluzioni viabilistiche, ma
anche a renderle sicure, altrimenti rischiamo che possano diventare
luoghi abbandonati e pericolosi, quindi non frequentati per queste
ragioni. Unica possibilità è riempirli di attività che ne
garantiscano la vitalità. Questo è uno dei punti più toccati dai
lavori dagli studenti del Laboratorio e l'invito è che
l'Amministrazione tenga bene in conto questo tipo di problematiche,
magari raccogliendo le suggestioni proposte dai ragazzi.